Tina è nata da una maialina vietnamita che, sfuggita al controllo delle persone con cui viveva per un paio di settimane, si è riprodotta con un cinghiale.
Nei primi mesi del 2022 Gabriele, dopo aver letto un annuncio su Facebook in cui si cercava adozione per i cuccioli nati inaspettatamente, ha aperto le porte della sua casa di Castelletto Ticino a Tina, crescendola amorevolmente insieme al figlio Dyami e ai suoi cani.
È importante sottolineare che Gabriele non ha prelevato Tina dall’ambiente naturale, non è andato in un bosco a rubare un animale selvatico alla madre. Tina è nata in casa e Gabriele l’ha semplicemente adottata.
Nell’agosto 2022, su segnalazione di qualche vicino, i servizi veterinari dell’ASL di Novara si sono presentati a casa di Gabriele per un controllo, contestando a Gabriele la detenzione di un ibrido di cinghiale. Hanno fatto dei prelievi di sangue a Tina (immobilizzandola con un torcinaso, una tecnica estremamente brutale… le urla di Tina sono state sentite da tutto il vicinato) per testare l’eventuale positività per le principali malattie trasmissibili nei suini e prescrivendo diverse misure per prevenire la diffusione della peste suina africana (PSA), tra cui isolare Tina dai cani, usare vestiti e calzature appositi per occuparsi di lei, non nutrirla con avanzi di cibo casalingo. Verbalmente a Gabriele viene comunicato che tutti gli esami hanno dato esito negativo: Tina è perfettamente sana.
La situazione sembra essersi risolta… fino al 23 gennaio, quando i servizi veterinari dell’ASL di Novara si ripresentano a casa di Gabriele, questa volta verbalizzando che non era stata realizzata una doppia recinzione fuori dal box di Tina. Neppure la visione del verbale precedente, prescritto dagli stessi servizi veterinari, in cui la doppia recinzione non era stata richiesta, li ha fatti desistere dal presentare a Gabriele l’imposizione di abbattimento di Tina, già preparata e stampata in ufficio prima dell’uscita per la nuova ispezione.
Gabriele ha realizzato immediatamente la doppia recinzione intorno al box, inviando le foto lo stesso giorno ai servizi veterinari dell’ASL di Novara e chiedendo una proroga, che è stata negata. Tra le ragioni presenti nel rifiuto della proroga si può leggere che il box in cui Gabriele ha isolato Tina non è adatto a lunghe permanenze… ed in effetti era così, si trattava di una misura emergenziale che Gabriele ha adottato per cercare di rispettare tutte le disposizione imposte. È sconvolgente che, anziché chiedere a Gabriele di realizzare uno spazio più grande per Tina che rispettasse le misure di biosicurezza, i servizi veterinari dell’ASL di Novara gli impongano di ucciderla.
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Nel mese di febbraio 2023 Gabriele si è presentato agli uffici dei servizi veterinari dell’ASL di Novara (situati nel comune di Arona) chiedendo di avere una copia degli esami che attestavano la salute di Tina, ma gli sono stati negati.
Il 21 febbraio 2023 Gabriele ha chiesto aiuto a Rifugio Miletta, ed abbiamo immediatamente dato mandato all’avvocato Angelita Caruocciolo di presentare ricorso al TAR del Piemonte.
Contestualmente abbiamo aperto una petizione per chiedere al direttore generale dell’ASL di Novara, dott. Angelo Penna, di controllare il lavoro dei propri servizi veterinari e ritirare l’imposizione di abbattimento. Firma la petizione qui. L’avvocato ha anche dovuto presentare una richiesta di accesso agli atti all’ASL per ottenere gli esami che appuravano la salute (perfetta) di Tina.
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Il 6 marzo 2023 il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte sospende l’imposizione di abbattimento di Tina emanata dai servizi veterinari dell’ASL di Novara e fissa l’udienza per il 29 marzo 2023.
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Nel frattempo abbiamo acquistato la rete per costruire un recinto più grande, che rispetti le misure di biosicurezza per prevenire il diffondersi della PSA, per dare a Tina uno spazio più accogliente.
Ora abbiamo bisogno di aiuto per pagare i materiali ma soprattutto le spese legali per difendere la vita di Tina.
Puoi donare con bonifico (IT93R0501801000000017196304) o PayPal (info@rifugiomiletta.org) inserendo nella causale “Aiuto per Tina”.
Mercoledì 19 aprile 2023 il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte all’udienza collegiale ha confermato la sospensiva e ha fissato l’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso il 13 dicembre 2023.
Giovedì 21 dicembre 2023 il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ha pubblicato la sentenza: Tina è salva!
Con una sentenza molto articolata, e scendendo nel merito di ogni profilo giuridico che Rifugio Miletta, con l’avvocato Angelita Caruocciolo, aveva sollevato, ha annullato il provvedimento di abbattimento di Tina, la maialina vietnamita incrociata con un cinghiale che vive a Castelletto Sopra Ticino nella famiglia di Gabriele Zanalda.
“Il provvedimento di abbattimento della ASL di Novara era abnorme, immotivato né tantomeno sostenuto dalle norme e dalla disciplina che avevano richiamato. Il TAR ha ritenuto infondata anche la relazione postuma che la Asl di Novara ha presentato tentando di giustificare l’operato precedente“, commenta l’avvocato Angelita Caruocciolo.
“È la seconda sentenza, dopo quella del TAR del Lazio nel ricorso de La Fattoria degli Ultimi del 10/10/2022, che disarma un servizio sanitario pubblico che, con inaccettabile crudeltà avrebbe voluto uccidere Tina“, dichiara Alessandra Motta, presidente di Rifugio Miletta, “È una vittoria memorabile, un altro importantissimo mattone nella costruzione di un mondo in cui il diritto alla vita e alla libertà appartenga ad ogni essere vivente senziente“.
“Siamo molto soddisfatti e speriamo di aprire un fronte per fare in modo che le amministrazioni sanitarie rivedano l’applicazione della normativa in tema di PSA e gestione dei suini che vivono nei rifugi e con i privati cittadini. Grazie di cuore all’avvocato Angelita Caruocciolo per la passione, l’impegno e il tempo che ha dedicato a Tina. Grazie a tutte le associazioni che dato visibilità a Tina, alle quasi 160.000 persone che hanno firmato la petizione che chiedeva di lasciarla vivere e a tutte le persone che le sono state virtualmente vicine in tutto questo periodo“, conclude Francesco Castaldo, vicepresidente di Rifugio Miletta.